Contributi lavoro domestico in scadenza 10.1.2017

Domani 10 gennaio 2018 scade il termine per il pagamento dei contributi per i lavoratori domestici  relativi al trimestre precedente,  ossia il 4 -2017. Con un comunicato sul  proprio sito l’Inps precisa che dal 1° gennaio 2018 sarà possibile pagare i contributi dei lavoratori domestici, attraverso le seguenti modalità:

  • direttamente online tramite il portale dei pagamenti, con la modalità online pagoPA, con carta di credito, di debito o prepagata, oppure addebito in conto corrente bancario;
  • rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche”. Il pagamento è disponibile, senza necessità di supporto cartaceo, semplicemente con codice fiscale  del datore di lavoro e codice rapporto di lavoro;
  • negli uffici postali, utilizzando il bollettino MAV (Pagamento Mediante Avviso)  inviato dall’INPS. Nel caso non sia stato ricevuto, il bollettino può  anche  essere generato:
    • direttamente online tramite il portale dei pagamenti all’interno della sezione lavoratori domestici;
    • presso le aree di front office delle sedi INPS, utilizzando lo sportello automatico per il cittadino con autenticazione mediante tessera sanitaria;
    • telefonicamente, rivolgendosi al Contact center chiedendo l’invio del bollettino MAV al domicilio del datore di lavoro.

Per quanto riguarda i contributi dovuti per il 2018, la cui prima scadenza è fissata al 10 aprile 2018,  saranno determinati appena disponibile l’indice ISTAT di riferimento. L’inps precisa che pertanto le sanzioni saranno calcolate soltanto per pagamenti effettuati oltre il decimo giorno successivo alla data di pubblicazione della circolare relativa ai contributi dovuti per il 2018.

Fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24512-contributi-lavoro-domestico-in-scadenza-10-1-2017.html

Call center: il costo medio del lavoro in un decreto

ll Direttore Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il Decreto n. 123 del 29.12.2017 per la determinazione del costo del lavoro per il personale dipendente da imprese che svolgono attività di call center.

Il costo del lavoro medio , definito fino al minuto di effettiva prestazione per il personale dipendente da imprese  che svolgono attività di call center,  è stabilito, a valere dal mese di ottobre 2014, nella tabella allegata  che costituisce parte integrante del decreto.

Il decreto precisa che il costo del lavoro nei call center, così determinato  è suscettibile di oscillazioni in relazione:
a) ad eventuali benefici di cui l’impresa usufruisce ai sensi delle disposizioni vigenti;
b) ad oneri derivanti dall’applicazione di eventuali accordi integrativi aziendali (ticket, mensa, premi, indennità, ecc.);
c) ad oneri derivanti da interventi relativi a infrastrutture, attrezzature, macchinari e altre misure connesse all’attuazione del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni.

La firma del Decreto giunge al termine di un confronto  con le Parti sociali di settore che ha reso possibile stabilire il costo del lavoro medio  da prendere a  riferimento  per i futuri affidamenti da parte di amministrazioni ed enti  aggiudicatori di servizi di call center, così come previsto dal Codice dei contratti pubblici e dall’articolo 24-bis del Decreto-legge n. 83 del 2012.

Fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24509-call-center-il-costo-medio-del-lavoro-in-un-decreto-.html

Legge di bilancio 2018: aumenta il ticket licenziamento

La legge di bilancio per il 2018 interviene, con il comma 137  dell’art. 1 sull’importo del cd. ticket licenziamento  introdotto dalla legge n. 92- 2012,  in caso di procedure collettive. La disposizione era già presente nella bozza  presentata dal Governo alle Camere e non è stata modificata in fase di discussione .

Nello specifico,  a decorrere dal 1º gennaio 2018,  per ciascun licenziamento collettivo, il datore di lavoro è tenuto alla contribuzione per il finanziamento dell’integrazione salariale straordinaria, pagando l’aliquota percentuale innalzata all’82% del massimale  previsto per la NASPI , invece che  41%,  il doppio di quanto previsto finora .  

L’importo  massimo attuale , corrispondente al 41% del massimale convenzionale Naspi è pari a 1.470 euro. L’aumento  porta dunque il ticket licenziamento per ciascun lavoratore a  2.940 euro Fanno eccezione i licenziamenti collettivi a seguito di procedure instaurate entro ottobre 2017, ai sensi dell’art. 4 della l. 223/1991.

Attivo il nuovo cassetto previdenziale Lavoro Domestico

Disponibile il  “Cassetto Previdenziale per il Lavoro Domestico” sul  portale INPS ( www.inps.it)   per  semplificare e facilitare l’attività  e realizzando nel contempo una più efficace assistenza e consulenza specialistica e un miglioramento complessivo della qualità dei servizi. Lo annuncia l’INPS nel messaggio n. 5182 del 28 dicembre 2017.

Il Cassetto Previdenziale del Lavoro Domestico nasce dall’esigenza di facilitare i soggetti contribuenti nella consultazione dei dati contenuti negli archivi dell’Istituto, fornendo una situazione riassuntiva delle informazioni inerenti la propria posizione previdenziale.

Il servizio è raggiungibile nell’ambito dei servizi per  “Aziende, enti e datori di lavoro”, nella sezione “Datori di lavoro domestico”, autenticandosi con il PIN di accesso abbinato al proprio codice fiscale. A seconda della profilazione dell’utente, sono rese disponibili solo le funzionalità ad esso accessibili.

Una volta entrati nella sezione dedicata al lavoro domestico le nuove funzioni sono disponibili sotto la voce “Cassetto previdenziale LD”. L’applicazione è consultabile sia attraverso  cellulari, tablet, che pc.

Una volta effettuato l’accesso, il datore di lavoro avrà la possibilità di:

  • consultare i dati anagrafici del datore che sono registrati negli archivi centrali dell’INPS.
  •  consultare i dati anagrafici dell’intermediario delegato dal datore. Se il datore di lavoro ha conferito delega ad un consulente/commercialista o associazione datoriale il Cassetto Previdenziale per il Lavoro Domestico ne esporrà la relativa anagrafica.
  •  cercare e consultare il dettaglio dei rapporti di lavoro in stato Attivo,  Cessato, In verifica presso la sede, Respinto, Annullato presenti negli archivi dell’Istituto relativi agli ultimi cinque anni.
  •  consultare i pagamenti versati o da versare dal datore negli ultimi cinque anni contributivi. Saranno consultabili i pagamenti in stato: incassato, incassato in lavorazione, da effettuare, da Recupero Crediti o di cui è stata richiesta sospensione.
  •  accedere direttamente alla home page del sito per la gestione dei pagamenti (portale dei pagamenti)
  •  accedere direttamente alla home page del sito per la gestione del lavoro domestico
  •  consultare le comunicazioni inviate o da inviare all’INPS (Funzionalità per ora non attiva)
  •  gestire la comunicazione e gli appuntamenti verso la sede INPS(Funzionalità per ora non attiva).

Fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24480-attivo-il-nuovo-cassetto-previdenziale-lavoro-domestico-.html

I CONSULENTI DEL LAVORO CERTIFICANO LA DISOCCUPAZIONE

Consulenti del Lavoro attestano lo stato di disoccupazione

Stop alle incertezze sullo stato di disoccupazione dei lavoratori assunti tramite i Consulenti del lavoro. Lo prevede la Legge Finanziaria 2018 (art.1 comma 801) che assegna alla Fondazione Consulenti per il Lavoro (organo del Consiglio Nazionale) la possibilità di ricevere dall’Anpal i dati relativi ai soggetti in stato di disoccupazione o a rischio di disoccupazione, come definiti dall’art. 19 del Dlgs. 150/2015.

Ciò permetterà alle agenzie per il lavoro, nonché agli iscritti all’albo nazionale dei soggetti accreditati ai servizi per il lavoro (ex art. 12 Dlgs. 150/2015, fra cui la Fondazione Consulenti per il Lavoro) di avere precisa contezza sullo stato dei lavoratori e sui loro precedenti occupazionali . Cosi si eviteranno le criticità rilevate anche in occasione della stagione di incentivi alle assunzioni (Esonero contributivo triennale 2015, biennale 2016 e Incentivo Occupazione SUD) nel coordinamento informativo fra i Centri per l’Impiego e le imprese, criticità che hanno provocato disguidi e revoche dei benefici . I consulenti del lavoro, per il tramite della Fondazione Consulenti per il Lavoro, potranno dunque accedere legittimamente alla banca dati informativa dell’Anpal per confermare lo status occupazionale dei lavoratori in via di assunzione e la presenza di eventuali precedenti contratti a tempo indeterminato nella pregressa carriera degli stessi. Tale informazione si rivelerà fondamentale per confermare definitivamente la legittimità della fruizione del nuovo incentivo occupazionale triennale per i giovani, varato nella stessa legge di stabilità 2018.

“ Scelta del legislatore assolutamente coerente e in linea con quanto deciso negli anni scorsi in materia di mercato del lavoro – commenta Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro -. Scelte che confermano la centralità dei consulenti del lavoro rispetto alla gestione del rapporto di lavoro, anche per il ruolo di grande impulso dato alle politiche attive con la gestione di 8milioni di lavoratori. Cosi i datori di lavoro avranno la possibilità di avere la certezza dei presupposti dei rapporti di lavoro da instaurare e quindi la garanzia della legittimità della decontribuzione applicata in base alle nuove assunzioni agevolate, previste dalla Finanziaria 2018”.

Fonte: http://www.consulentidellavoro.it/index.php/component/k2/item/9108-finanziaria-i-consulenti-del-lavoro-certificano-la-disoccupazione

Pensioni e fondi di solidarietà del credito: chiarimenti INPS

L’INPS ha emanato la Circolare n. 188 del 22 dicembre 2017con cui fornisce  le  istruzioni riguardo l’esercizio da parte dei datori di lavoro, della facoltà di riscatto e ricongiunzione di periodi utili al conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, per i lavoratori che possano fruire dell’assegno straordinario garantito  da  Fondi di solidarietà del credito e del credito cooperativo  .
L’istituto ricorda che l’articolo 2 del D.M. n. 98998/2017, ha previsto, per il triennio 2017-2019, che il Fondo di solidarietà del credito e il Fondo di solidarietà del credito cooperativo, provvedano, nei confronti dei lavoratori che raggiungano i requisiti  per la pensione di vecchiaia o anticipata,  entro i successivi sette anni, anche al versamento degli oneri correlati a periodi utili per il conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, riscattabili o ricongiungibili precedenti all’accesso ai Fondi di solidarietà. Gli oneri corrispondenti ai periodi riscattabili o ricongiungibili sono versati ai predetti Fondi dai datori di lavoro.
Tale facoltà  per i datori di lavoro è prevista  limitatamente al triennio 2017 – 2019: Il documento precisa quindi che la scadenza ultima delle domande di riscatto e/o ricongiunzione  è fissata  al 30 novembre 2019,   tenuto conto delle nuove decorrenze di assegno straordinario comprese nel triennio  di vigenza della misura 2017-2019 (ultima decorrenza ammessa 1° dicembre 2019 con risoluzione del rapporto di lavoro il 30 novembre 2019).

Fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24460-pensioni-e-fondi-di-solidariet-del-credito-chiarimenti-.html

Gli sgravi contributivi nella legge di stabilità 2018

La legge di stabilità approvata dal Parlamento subito prima di Natale e in attesa di pubblicazione in Gazzetta,  dedica un ampio spazio in materia di lavoro e previdenza . In particolare vengono introdottoe o prorogate misure che riguardano da un lato gli incentivi all’occupazione a tempo indeterminato per i giovani e dall’altra le opportunità di anticipo della pensione.

Ricordiamo in breve le nuove norme di incentivo all’occupazione definitivamente approvate:
1. SGRAVIO CONTRIBUTIVO TRIENNALE del 50%  per l’assunzione  con contratto a tutele crescenti o per conversioni di contratti a termine di soggetti:

•  fino a 35  anni non compiuti  nel 2018
•  fino a 30 anni  non compiuti dal 2019  In entrambi i casi si deve trattare del primo contratto a tempo indeterminato per quel  lavoratore

2. SGRAVIO CONTRIBUTIVO DEL 100% (tetto massimo 3000 euro)  per:

  •  i giovani fino a 29 anni  assunti entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio,  se avevano svolto apprendistato o alternanza scuola lavoro presso la stessa azienda.
  • iscritti al programma europeo Garanzia Giovani

Se cessa il rapporto agevolato, il lavoratore può essere assunto da un’altra azienda che  beneficierà dell’esonero contributivo per i mesi mancanti al compimento del triennio, anche oltre la soglia di età prevista
Inoltre viene riconfermato lo SGRAVIO  CONTRIBUTIVO  per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionisti under 40 che si iscrivono alla previdenza agricola nel 2018 .

fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24453-gli-sgravi-contributivi-nella-legge-di-stabilit-2018.html

Contributi artigiani e commercianti 2017 disponibili gli f24

Con il Messaggio n. 5099 2017 l’Inps avvisa  che è in corso l’emissione della imposizione contributiva per il periodo di imposta 2017  dagli “Artigiani e dagli Esercenti attività commerciali”

L ‘istituto precisa che  sono stati predisposti i modelli “F24” necessari per il versamento della contribuzione dovuta secondo le disposizioni di cui alla circolare n° 22/2017  che  sono disponibili, in versione precompilata, nel Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti alla sezione “Posizione assicurativa” – “Dati del modello F24”, dove è possibile consultare anche il prospetto di sintesi degli importi dovuti con le relative scadenze e causali di pagamento.

E’ previsto, inoltre, l’invio di e-mail di alert ai titolari  o ai loro intermediari delegati,  che abbiano fornito il loro  recapito e-mail.

L’accesso ai Servizi del Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti avviene, come di consueto, tramite PIN del soggetto titolare o di un suo intermediario in possesso di delega in corso di validità.

Si ricorda che se i redditi superano il minimale fissato annualmente, è necessario calcolare ulteriori aliquote contributive.Il calcolo dei contributi eccedenti il minimale è effettuato dagli artigiani e dai commercianti o dai loro intermediari. Per l’anno 2017 il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS è pari a 15.548 euro (circolare INPS 31 gennaio 2017, n. 22). Il calcolo dei contributi eccedenti il minimale si effettua online attraverso il servizio dedicato.

Fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24442-contributi-artigiani-e-commercianti-2017-disponibili-gli-f24-.html

Modello DMAG IV 2017 per la manodopera agricola: istruzioni

L’inps ha pubblicato un nuovo messaggio di istruzioni (n. 5085) sulla gestione della dichiarazione della manodopera agricola “DMAG” del 4 trimestre 2017 a seguito di richieste di chiarimenti da parte degli utenti.

In materia  erano già state emesse  le circolari n. 174/2016 e n. 77/2017  con  le specifiche di compilazione delle dichiarazioni trimestrali di manodopera agricola – modello DMAG/unico – relativamente alla richiesta di dati e notizie utili all’accredito della contribuzione figurativa e per la corretta gestione delle anticipazioni a titolo di CISOA e il loro conguaglio.

Il messattio informa, inoltre, che dal IV trimestre 2017, il flusso DMAG/Unico è stato aggiornato per accogliere i codici fiscali numerici attribuiti in via provvisoria, relativamente ai lavoratori stranieri richiedenti la protezione internazionale. Con la modifica descritta  nel messaggio i datori di lavoro agricolo possono trasmettere DMAG relativamente alle dichiarazioni di manodopera occupata nel quarto trimestre 2017 e DMAG di Variazione per competenze pregresse,  utilizzando  direttamente il suddetto codice fiscale numerico.

Fonte: https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/24441-modello-dmag-iv-2017-per-la-manodopera-agricola-istruzioni.html