Contributi artigiani e commercianti: avvisi bonari agosto 2019

L’INPS con il messaggio  n. 3750 del 17.10.2019  comunica che sono in corso le elaborazioni per l’emissione degli Avvisi Bonari, relativi alla rata in scadenza ad agosto 2019 per i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni degli Artigiani e Commercianti. Ai sensi dell’art. 24, comma 2, del D. Lgs. 26.02.1999, n. 46, infatti prima di emettere l’avviso di addebito,  richiede  il pagamento al debitore mediante avviso bonario.

Come di consueto sarà predisposta anche la relativa comunicazione  visualizzabile al seguente indirizzo: Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti – Posizione Assicurativa – Avvisi Bonari generalizzati e sarà inviata anche una email di alert ai titolari e ai loro intermediari, sempre chea bbiano fornito il loro  indirizzo di posta elettronica.
Chi  avesse già effettuato il pagamento, potrà comunicarlo al seguente indirizzo: – Sezione Comunicazione bidirezionale – Comunicazioni – Invio quietanza di versamento
Va sempre  tenuto presente che in caso di mancato pagamento l’importo dovuto verrà richiesto tramite avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.
Si ricorda che la prossima scadenza di versamento dei contributi è fissata al 30  novembre 2019

Forfettari 2020: cambia tutto

Non trovano pace coloro che hanno aderito al regime forfettario. Dopo le numerose e sostanziali modifiche che la Legge di bilancio 2019 aveva previsto per questo regime, la manovra finanziaria 2020 rimette pesantemente mano al regime dei contribuenti minori. Stando alle bozze della manovra in circolazione, le misure allo studio del Governo sono le seguenti:

  1. introduzione del regime analitico per la determinazione del reddito in base ai costi e ai ricavi effettivi. Questa modifica è piuttosto pesante perchè comporta che i contribuenti forfettari, che finora non erano tenuti a conservare i documenti delle spese in quanto i costi venivano loro imputati sulla base di una percentuale prestabilita in maniera forfettaria in base all’attività svolta, appunto, debbano invece tenere un minimo di contabilità conservando tutti i documenti inerenti al sostenimento dei costi quanto meno per la determinazione del reddito. Per ora rimangono almeno esonerati dall’obbligo di conservazione della fatture e di tenuta dei registri contabili.
  2. obbligo del conto corrente dedicato alla professione: introdotto l’obbligo di aprire un conto corrente dedicato all’attività professionale e imprenditoriale in regime forfettario dove far transitare incassi/costi dell’attività. Su questa particolare indicazione il Governo è tentato di fare dietrofront;
  3. reintroduzione del limite di 30.000 euro da lavoro dipendente come causa ostativa al regime forfettario,
  4. reintroduzione del limite di 20.000 euro per l’acquisto di beni strumentali
  5. reintroduzione del limite di 5.000 euro di compensi massimi corrisposti a dipendenti e collaboratori.

Questo il quadro del cambio di rotta sul regime forfettario, ma come sempre, tra annunci e smentite, conviene aspettare di vedere i testi definitivi delle norme.