L’INPS ha emanato la Circolare n. 188 del 22 dicembre 2017, con cui fornisce le istruzioni riguardo l’esercizio da parte dei datori di lavoro, della facoltà di riscatto e ricongiunzione di periodi utili al conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, per i lavoratori che possano fruire dell’assegno straordinario garantito da Fondi di solidarietà del credito e del credito cooperativo .
L’istituto ricorda che l’articolo 2 del D.M. n. 98998/2017, ha previsto, per il triennio 2017-2019, che il Fondo di solidarietà del credito e il Fondo di solidarietà del credito cooperativo, provvedano, nei confronti dei lavoratori che raggiungano i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata, entro i successivi sette anni, anche al versamento degli oneri correlati a periodi utili per il conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, riscattabili o ricongiungibili precedenti all’accesso ai Fondi di solidarietà. Gli oneri corrispondenti ai periodi riscattabili o ricongiungibili sono versati ai predetti Fondi dai datori di lavoro.
Tale facoltà per i datori di lavoro è prevista limitatamente al triennio 2017 – 2019: Il documento precisa quindi che la scadenza ultima delle domande di riscatto e/o ricongiunzione è fissata al 30 novembre 2019, tenuto conto delle nuove decorrenze di assegno straordinario comprese nel triennio di vigenza della misura 2017-2019 (ultima decorrenza ammessa 1° dicembre 2019 con risoluzione del rapporto di lavoro il 30 novembre 2019).
Gli sgravi contributivi nella legge di stabilità 2018
La legge di stabilità approvata dal Parlamento subito prima di Natale e in attesa di pubblicazione in Gazzetta, dedica un ampio spazio in materia di lavoro e previdenza . In particolare vengono introdottoe o prorogate misure che riguardano da un lato gli incentivi all’occupazione a tempo indeterminato per i giovani e dall’altra le opportunità di anticipo della pensione.
Ricordiamo in breve le nuove norme di incentivo all’occupazione definitivamente approvate:
1. SGRAVIO CONTRIBUTIVO TRIENNALE del 50% per l’assunzione con contratto a tutele crescenti o per conversioni di contratti a termine di soggetti:
• fino a 35 anni non compiuti nel 2018
• fino a 30 anni non compiuti dal 2019 In entrambi i casi si deve trattare del primo contratto a tempo indeterminato per quel lavoratore
2. SGRAVIO CONTRIBUTIVO DEL 100% (tetto massimo 3000 euro) per:
- i giovani fino a 29 anni assunti entro 6 mesi dal conseguimento del titolo di studio, se avevano svolto apprendistato o alternanza scuola lavoro presso la stessa azienda.
- iscritti al programma europeo Garanzia Giovani
Se cessa il rapporto agevolato, il lavoratore può essere assunto da un’altra azienda che beneficierà dell’esonero contributivo per i mesi mancanti al compimento del triennio, anche oltre la soglia di età prevista
Inoltre viene riconfermato lo SGRAVIO CONTRIBUTIVO per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionisti under 40 che si iscrivono alla previdenza agricola nel 2018 .
Bonus bebé 2018 e detrazioni: cosa prevede la manovra
La legge di stabilità 2018 stanzia in totale circa 500 milioni di euro per il sostegno alle famiglie con figli e disabili.
In primo luogo si PROROGA BONUS BEBE’ PER UN ANNO . Il cammino dell’agevolazione per i figli istituita nel 2015, è stato molto movimentato, con molte proposte ed emendamenti discussi in Commissione. La versione definitiva nella legge di stabilità 2018 prevede il finanziamento del bonus solo per i bambini che nasceranno il prossimo anno, ma in misura piena (si era parlato di dimezzarlo per prorogarlo 3 anni), per i primi tre anni di vita o di adozione , del bambino, pari cioè a 960 euro annui per le famiglie con ISEE inferiore a 25mila euro e 1820 euro per nuclei familiari con Isee sotto i 7mila euro.
La motivazione della scelta addotta dal Governo è che le previsioni di crescita economica del paese fanno presumere che sarà possibile rifinanziarlo, sempre in misura piena , nella legge di stabilità del prossimo anno . Si è preferito quindi concentrare tutte le risorse ad oggi disponibili sul 2018.
Aumento detrazioni figli a carico
Il limite di reddito per essere considerati a carico della famiglia dal 1 gennaio 2019 si alzerà da 2.840 a 4mila euro, limitatamente ai figli fino a 24 anni. Resta invece invariata la soglia di 2.840,51 euro per gli altri tipi di familiari a carico .
Assistenza familiare disabili
Per l’assistenza di persone disabili in famiglia viene istituto un fondo di 60 milioni di euro. Il fine è un sostegno economico ai cosiddetti “caregivers” coloro che si prendono cura in prima persona e presso il proprio domicilio di familiari con disabilità . Saranno successivi decreti ministeriali a definire le caratteristiche ed i requisiti per accedere ai contributi
Nell’augurarvi…
…si ricorda che lo studio rimarrà chiuso dal 23 dicembre 2017 al 3 gennaio 2018
Contributi artigiani e commercianti 2017 disponibili gli f24
Con il Messaggio n. 5099 2017 l’Inps avvisa che è in corso l’emissione della imposizione contributiva per il periodo di imposta 2017 dagli “Artigiani e dagli Esercenti attività commerciali”
L ‘istituto precisa che sono stati predisposti i modelli “F24” necessari per il versamento della contribuzione dovuta secondo le disposizioni di cui alla circolare n° 22/2017 che sono disponibili, in versione precompilata, nel Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti alla sezione “Posizione assicurativa” – “Dati del modello F24”, dove è possibile consultare anche il prospetto di sintesi degli importi dovuti con le relative scadenze e causali di pagamento.
E’ previsto, inoltre, l’invio di e-mail di alert ai titolari o ai loro intermediari delegati, che abbiano fornito il loro recapito e-mail.
L’accesso ai Servizi del Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti avviene, come di consueto, tramite PIN del soggetto titolare o di un suo intermediario in possesso di delega in corso di validità.
Si ricorda che se i redditi superano il minimale fissato annualmente, è necessario calcolare ulteriori aliquote contributive.Il calcolo dei contributi eccedenti il minimale è effettuato dagli artigiani e dai commercianti o dai loro intermediari. Per l’anno 2017 il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS è pari a 15.548 euro (circolare INPS 31 gennaio 2017, n. 22). Il calcolo dei contributi eccedenti il minimale si effettua online attraverso il servizio dedicato.
Modello DMAG IV 2017 per la manodopera agricola: istruzioni
L’inps ha pubblicato un nuovo messaggio di istruzioni (n. 5085) sulla gestione della dichiarazione della manodopera agricola “DMAG” del 4 trimestre 2017 a seguito di richieste di chiarimenti da parte degli utenti.
In materia erano già state emesse le circolari n. 174/2016 e n. 77/2017 con le specifiche di compilazione delle dichiarazioni trimestrali di manodopera agricola – modello DMAG/unico – relativamente alla richiesta di dati e notizie utili all’accredito della contribuzione figurativa e per la corretta gestione delle anticipazioni a titolo di CISOA e il loro conguaglio.
Il messattio informa, inoltre, che dal IV trimestre 2017, il flusso DMAG/Unico è stato aggiornato per accogliere i codici fiscali numerici attribuiti in via provvisoria, relativamente ai lavoratori stranieri richiedenti la protezione internazionale. Con la modifica descritta nel messaggio i datori di lavoro agricolo possono trasmettere DMAG relativamente alle dichiarazioni di manodopera occupata nel quarto trimestre 2017 e DMAG di Variazione per competenze pregresse, utilizzando direttamente il suddetto codice fiscale numerico.
Ristrutturazioni e risparmio energetico.
Le novità del 2018 su:
https://www.fiscoetasse.com/blog/bonus-lavori-le-novita-2018/
Canone TV 2018: disponibile il modello per richiedere l’esenzione
Entro il 31 gennaio 2018, chi è titolare di un’utenza elettrica, ma non possiede un apparecchio televisivo, per non pagare il canone TV 2018, deve presentare il modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione.
Ricordiamo infatti che la dichiarazione sostitutiva di non detenzione per avere effetto a partire dal 1° gennaio di un dato anno di riferimento deve essere presentata a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento stesso, quindi ad esempio, per avere effetto per l’intero canone dovuto per il 2018, la dichiarazione sostitutiva di non detenzione deve essere presentata dal 1° luglio 2017 al 31 gennaio 2018.
Esempio per l’anno 2018
La dichiarazione presentata
- dal 1° luglio 2017 al 31 gennaio 2018 esonera dal pagamento per l’intero anno 2018
- dal 1° febbraio al 30 giugno 2018 esonera dal pagamento per il secondo semestre (luglio-dicembre 2018)
Dato che la corretta presentazione della dichiarazione interrompe l’addebito del canone dalla prima rata utile successiva alla ricezione della stessa, per evitare che nella bolletta di gennaio venga addebitato il canone TV non dovuto, si consiglia di attivarsi preventivamente, e trasmettere la dichiarazione sostitutiva di non detenzione entro il 20 dicembre 2017 se viene presentata per posta in forma cartacea, per evitare di dover poi richiedere il rimborso con il modello “Richiesta di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato pagato mediante addebito nelle fatture per energia elettrica”.
La stessa dichiarazione può essere presentata anche dall’erede che debba comunicare che l’utenza resta temporaneamente intestata a una persona deceduta, purché ovviamente nell’abitazione collegata all’immobile, non vi sia un apparecchio televisivo.
Ricordiamo che il Canone TV, comunemente conosciuto come “Canone RAI”, è dovuto da quei contribuenti che sono titolari di un’utenza elettrica e posseggono un apparecchio televisivo, nell’abitazione collegata a tale utenza. Il Canone TV è dovuto una sola volta per nucleo familiare, con “automatico” addebito nella bolletta dell’utenza elettrica, suddiviso in 10 rate, a partire da gennaio e fino a ottobre.
Non sempre però un soggetto che sia titolare di un’utenza elettrica, possiede un apparecchio televisivo. La domanda comune che tali soggetti si pongono è: in questo caso il Canone TV è dovuto?
In tali casi, chi è titolare di un’utenza elettrica, per non pagare il canone Tv 2018, deve comunicare all’Agenzia delle entrate oppure alla Rai, non oltre il 31 gennaio 2018, l’assenza di un apparecchio televisivo, nell’abitazione per la quale l’esenzione è richiesta. La comunicazione dovrà essere effettuata utilizzando l’apposito modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione, disponibile online. La dichiarazione sostitutiva (contenuta nel modello) ha valenza annuale e come tale dovrà essere rinnovata ogni anno.
Il modello per la dichiarazione sostitutiva, che trovate qui in allegato, è disponibile anche sui siti dell’Agenzia delle entrate e della Rai.
Può essere trasmesso alternativamente tramite:
- l’apposita piattaforma web disponibile sul sito dell’ufficio delle Entrate, ove si disponga delle credenziali per accedere al sistema Fisconline o Entratel, oppure tramite gli intermediari abilitati (Caf o professionisti);
- il servizio di posta, allegando un documento di riconoscimento, in un plico raccomandato senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino;
- PEC con firmata digitale, all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.
Ricordiamo, per completezza, che il modello darà la possibilità al contribuente di godere dell’esenzione dal Canone TV per il 2018 ove, nell’abitazione connessa all’utenza elettrica per la quale è richiesta l’esenzione, né lui né altro membro del proprio nucleo familiare, sia in possesso di un apparecchio televisivo.
Scarica il Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato – Modello e Istruzioni (Approvato con Provvedimento del 24 febbraio 2017).
Whistleblowing è legge: più tutele per i dipendenti che segnalano illeciti
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge del 30 novembre del 2017 n. 179 contenente disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato (c.d. “Whistleblowing”).
La legge che entra in vigore il 29 dicembre 2017, è composta da tre articoli:
- l’articolo 1 modifica l’articolo 54-bis del Dlgs 165/2001, con l’intento di incoraggiare l’utilizzo di un istituto che, lungi dall’essere percepito come facilmente percorribile, stenta a entrare nella sensibilità del dipendente pubblico
- l’articolo 2 introduce adeguate forme di tutela anche nel settore privato
- l’articolo 3 è volto ad armonizzare la novella legislativa con il rapporto tra lavoratore e riservatezza, rimuovendo eventuali ambiguità applicative.
Una significativa modifica approvata dal Senato ha portato alla soppressione, rispetto al testo approvato dalla Camera, del requisito della “buona fede” dell’autore della segnalazione o denuncia, che risultava chiarito nell’articolo 1, all’inizio del comma 2: quest’ultimo definiva, ai fini della nuova disciplina, la buona fede come la ragionevole convinzione, fondata su elementi di fatto, che la condotta illecita si fosse verificata e prevedeva che la buona fede fosse, in ogni caso, esclusa qualora il segnalante avesse agito con colpa grave; il Senato ha opportunamente soppresso la definizione legislativa di “buona fede” e la necessità di tale profilo soggettivo, che avrebbe eccessivamente limitato il ricorso all’istituto.
Al link di seguito indicato il testo di legge: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/12/14/17G00193/SG
Congedo straordinario per assistenza notturna: no al licenziamento
La Corte di Cassazione con sentenza n. 29062 del 5 dicembre 2017 ha ritenuto illegittimo il licenziamento di un lavoratore che era stato trovato in alcune occasioni lontano dall’abitazione materna durante il congedo straordinario retribuito, ottenuto per dare assistenza alla madre disabile.
I supremi giudici infatti hanno affermato che chi beneficia del congedo straordinario puo legittimamente dedicare del tempo alle proprie esigenze personali , che comprendono la necessità di riposo e il recupero delle energie psicofisiche , posto che sia certo ” l’intervento assistenziale permanente, continuativo e globale con il disabile”. Nel caso era risultato provato che il lavoratore assisteva la madre di notte per problemi di insonnia e pericolo di fuga dall’abitazione da parte dell’anziana , turnandosi di giorno con altre persone.
L’insussistenza del fatto disciplinare, tra l’altro, porta all’applicazione dell’obbligo di reintegra e di risarcimento del danno per il licenziamento illegittimo ( ex art. 18 L.300 1970).
Per approfondire e per l’esame del caso: https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/12925-congedo-straordinario-per-assistenza-notturna-no-al-licenziamento-.html